(i) thefacebook and mental health trends: Harvard and Suffolk County Community College (Dean Eckles, Statistical Modeling, Causal Inference, and Social Science, 22 Agosto 2023). Avevo parlato, anche qui, di un articolo che sembrerebbe mostrare un legame causale tra l’utilizzo di social media e il peggioramento della salute mentale. La ricerca usa il fatto che Facebook, all’inizio, era stato reso accessibile in tempi diversi in differenti università statunitensi. In questo modo, se ci sono, in tempi diversi, peggioramenti della salute mentale, è possibile dire che a causarli sia stata in effetti l’introduzione di Facebook. Avevo detto che l’articolo era interessante e che rappresentava uno dei (pochi) risultati a favore dell’esistenza di questo legame causale (sapete come la penso…). Ora ho trovato una critica abbastanza convincente di questo risultato: l’idea di base è che Facebook è stato introdotto prima nelle università più grandi e prestigiose e poi in quelle locali e meno importanti e che le differenze nell’evoluzione della salute mentale siano plausibilmente dovute a questo, più che all’introduzione di Facebook. Il post è un po’ tecnico, ma se siete interessati, leggetelo!
I link della settimana (#54)
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(i) thefacebook and mental health trends: Harvard and Suffolk County Community College (Dean Eckles, Statistical Modeling, Causal Inference, and Social Science, 22 Agosto 2023). Avevo parlato, anche qui, di un articolo che sembrerebbe mostrare un legame causale tra l’utilizzo di social media e il peggioramento della salute mentale. La ricerca usa il fatto che Facebook, all’inizio, era stato reso accessibile in tempi diversi in differenti università statunitensi. In questo modo, se ci sono, in tempi diversi, peggioramenti della salute mentale, è possibile dire che a causarli sia stata in effetti l’introduzione di Facebook. Avevo detto che l’articolo era interessante e che rappresentava uno dei (pochi) risultati a favore dell’esistenza di questo legame causale (sapete come la penso…). Ora ho trovato una critica abbastanza convincente di questo risultato: l’idea di base è che Facebook è stato introdotto prima nelle università più grandi e prestigiose e poi in quelle locali e meno importanti e che le differenze nell’evoluzione della salute mentale siano plausibilmente dovute a questo, più che all’introduzione di Facebook. Il post è un po’ tecnico, ma se siete interessati, leggetelo!