I link della settimana (#91)
(i) Un recente report di Common Sense Media: i bambini delle famiglie a basso reddito trascorrono il doppio del tempo davanti agli schermi rispetto a quelli delle famiglie con redditi più alti. Differenze analoghe riguardano l’uso di TikTok, di video su smartphone, e simili. Messaggio principale a mio avviso: dobbiamo guardare a fattori più profondi per spiegare le differenze nei risultati scolastici, nel benessere, ecc. che semplicemente l’“uso dei social media”.
(ii) Alan Turing era preoccupato che il suo test potesse avere un problema: se l'essere umano e l'osservatore avessero potuto comunicare telepaticamente (cosa che la macchina presumibilmente non avrebbe potuto fare), allora il test sarebbe fallito. "Questo argomento mi sembra piuttosto forte," afferma Turing, suggerendo che, affinché il test funzioni correttamente, l'esperimento debba svolgersi in una "stanza a prova di telepatia". Uno scritto sui collegamenti fra filosofia a Cambridge e studi paranormali.
(iii) I social media potrebbero essere parte del problema, ma, visto che sono il modo migliore per raggiungere giovani e adolescenti, possono anche essere parte della soluzione. Da Forbes.
(iv) Ora pare che i giovani americani stiano diventando più felici. La generazione perduta e depressa non lo è più? O, forse, dovremmo stare attenti a fare grandi generalizzazioni a partire da brevi trend.
(v) È la prima volta che Sam Altman è “veramente colpito” da qualcosa di creativo scritto da ChatGPT. Voi che ne pensate?
Cose mie: sono passato addirittura su Radio Deejay domenica scorsa. La registrazione è qui. Invece qui un articolo di Antonello Piroso, creativamente intitolato “intervista”, ma riassume (in modo, come si dice, accattivante) l’introduzione di Tecnopanico, più qualche altro pezzo. Da La Verità, sì.