I link della settimana (#78)
(i) “Brain rot” è la parola dell’anno secondo l’Oxford Dictionary. I media italiani e non solo hanno naturalmente parlato di “cervello marcio per sovraesposizione ai social”, “internet ci sta rovinando il cervello”, “la sindrome (sic) del cervello putrefatto” (i link non ve li metto, ma potete cercare). Vi riposto allora questo articolo, che spiega che “brainrot” è un hashtag TikTok per video dallo scarso valore artistico - sì, magari un po’ sciocchi - guardati appositamente per rilassarsi. Traduco dall’articolo:
Come adulti, possiamo avere la sfortunata abitudine di dimenticare la nostra giovinezza non appena l'abbiamo lasciata e di controllare la generazione successiva in base alle nostre aspettative. Ma quando si tratta di adolescenti su TikTok, penso che l'emergere del termine "brain rot" suggerisca che i membri di questa generazione possiedono un approccio altamente sofisticato per navigare nelle complessità delle loro vite mediatiche.
(ii) Come l’IA ci potrebbe cambiare, dal punto di vista di un biologo.
(iii) I video su YouTube diventano sempre più lunghi: noi ci adattiamo alle tecnologie e le tecnologie si adattano a noi.
(iv) Allora da qualche mese mia figlia mi ha fatto scoprire (o ri-scoprire? Non so) l’esistenza del gioco del ripiglino, o della corda. E questa settimana è uscito un articolo che studia la sua evoluzione culturale, e come sia diffuso in praticamente tutte le società. Ancora, secondo il primo autore dell’articolo, questa è la figura più difficile che ci sia.
(v) Cambiando un po’ argomento - ma sempre di evoluzione culturale si parla - potreste avere sentito parlare della diminuzione delle nascite in molte nazioni (ricche). Non c’e’ bisogno di difendere i “sacri valori della famiglia” o, come Elon Musk, di fare 11 figli, ma è un fatto reale e interessante.