I link della settimana (#70)
(i) Secondo questi dati Eurostat, l’Italia si piazza al terzo posto in Europa per numero di libri letti in un anno, dopo Cipro e Romania. Ah no, la classifica è al contrario!
(ii) Il mese scorso sono stati pubblicati documenti “riservati” sulle attività della propaganda online russa. Questo articolo ci racconta un po’ di dettagli: come al solito c’è molto più fumo che arrosto.
(iii) Anche il filosofo Dan Williams è scettico riguardo all’impatto della propaganda russa.
(iv) I nuovi dati del CDC (l’agenzia della salute statunitense), mostrano per il secondo anno di fila un (lieve) miglioramento delle statistiche sulla salute mentale degli adolescenti. Questi dati erano stati usati in precedenza per mostrarne il peggioramento - e dare la colpa ai social media - e se il trend fosse continuato ne avremmo sicuramente sentito parlare di più. Ora si potrebbe inventare una storia ad hoc (gli adolescenti usano di meno i social media? Hanno imparato ad usarli senza farsi del male?), oppure, più plausibilmente, la regressione verso la media è più forte dell’effetto dei social media (leggi: questi indicatori vanno su e giù senza che ci siano necessariamente delle chiare cause esterne). Comunque, è una buona notizia.
(v) I conservatori (almeno statunitensi, non so quelli italiani) si lamentano spesso di essere censurati sui social media. Questo articolo mostra che le cose sono più complicate: i conservatori sono sì più censurati, ma lo sono perché pubblicano materiale più questionabile.