I link della settimana (#47)
(i) Global Well-Being and Mental Health in the Internet Age (Matti Vuorre e Andrew Przybylski, Clinical Psychological Science, 27 Novembre 2023). Un’altra ricerca che mostra come la relazione tra peggioramento della salute mentale e utilizzo delle tecnologie digitali, spesso data per scontata, non lo sia per nulla. Negli ultimi decenni l’utilizzo delle tecnologie digitali è aumentato in tutte le nazioni, mentre i cambiamenti relativi al benessere mentale sono stati molto piccoli e inconsistenti (positivi in alcune nazioni e negativi in altre). Un altro modo di leggere questo articolo è in questo tweet di Kevin Kelly .
(ii) The (in)effectiveness of populist rhetoric: a conjoint experiment of campaign messaging (Yaoyao Dai e Alexander Kustov, Political Science Research and Methods, 23 Novembre 2023). È facile pensare che gli altri, quell di cui non condividiamo le idee, siano stati influenzati da una propaganda maligna e subdola. Questo articolo mostra che non è così. Non sono le retoriche populiste ad essere particolarmente efficaci, ma semplicemente i votanti condividono le posizioni politiche dei partiti che votano. Sembra strano che ci sia bisogno di dirlo, ma gli altri potrebbero avere le loro ragioni, anche se non le condividiamo.
(iii) Il gioco del telefono senza fili rivela i pregiudizi di ChatGPT (Ginevra Chelli, Nature Italy, 23 Novembre 2023). Nature Italy ha scritto della nostra ricerca sui bias di ChatGPT. È un articoletto corto e scorrevole in italiano, quindi leggetevelo direttamente!
(iv) Uber slashes fees in Bangladesh as drivers keep taking rides offline (Zuha Siddiqui e Mosabber Hossain, Rest of the World, 20 Novembre 2023). Uno dei miei cavalli di battagli è che, quando pensiamo alle tecnologie digitali, non dobbiamo pensare agli utenti come passivi utilizzatori (controllati da algoritmi, ingannati dalla disinformazione, e via dicendo), ma come agenti attivi, che usano (o non usano) le tecnologie per i loro fini, modificandole se necessario. Questo è un ottimo esempio: in Bangladesh, i driver di Uber hanno iniziato ad utilizzare l’app solo per incontrarsi con i clienti, poi la spengono ed incassano direttamente i soldi. Ovviamente Uber reagirà, trovando il modo di rendere questo impossibile, ma poi i driver si inventeranno qualcosa d’altro, e avanti così. Penso che questo valga per tutte le tecnologie digitali.
(v) News and Public Opinion: Which Comes First? (Christopher Wlezien, The Journal of Politics, Novembre 2023). Alla domanda del titolo risponde: l’opinione pubblica. L’articolo suggerisce che sia il sentimento prevalente nell’opinione pubblica ad influenzare quello dei media più che viceversa.