I link della settimana (#46)
(i) My doctor diagnosed me with ADHD – so how did my phone find out? (Sarah Marsh, The Guardian, 25 Novembre 2023). L’esempio più recente di un classico dei tecno-panici digitali: “l’algoritmo sa tutto di me”. Peccato la domanda retorica del titolo (come ha fatto il mio telefono a sapere della mia diagnosi di disturbo da deficit di attenzione/iperattività?) trova letteralmente risposta nelle prime righe dell’articolo:
After I was diagnosed with attention deficit hyperactivity disorder (ADHD) in 2022, I started following Instagram accounts that could help me understand the condition.
Davvero ci dobbiamo ancora stupire di questo?
(ii) Unlocked: The Real Science of Screen Time (and how to spend it better) (Peter Etchells, Little, Brown Book Group). L’anno prossimo uscirà un libro di Peter Etchells, ricercatore degli effetti sul comportamento di video games e tecnologie digitali in genere, che sembra avere un atteggiamento cauto, in linea con quanto ripetuto in “Cinque link a settimana” (come molti di quelli che davvero lavorano su queste cose).
Armed with the latest research, he reveals how little we have to fear, and the great deal we have to gain, by establishing a positive relationship with our screens and asking ourselves some essential questions about how we use them.
Instead of clamouring for us to ditch our devices (before guiltily returning to the same old habits), UNLOCKED is a sustainable, realistic and vital guide to transforming our connection with technology.
(iii) Correcting COVID-19 vaccine misinformation in 10 countries (Ethan Porter et al, Royal Society Open Science, 15 Marzo 2023). Una ricerca di qualche tempo fa, che mostra come, in un esperimento compiuto in 10 nazioni diverse, sia la disinformazione sui vaccini che la sua correzione non abbiano effetto sulle intenzioni di vaccinarsi. Catalogare alla voce “infodemia”.
(iv) Conspiracy Theories and Anxiety in Culture: Why is Threat-Related Misinformation an Evolved Product of Our Ability to Mobilize Sources in the Face of Unrepresented Threat? (Martin Palecek e Václav Hampel, Philosophy of the Social Sciences, 8 Novembre 2023). Un approccio di psicologia evoluzionistica alle credenze nelle teorie complottiste, secondo cui hanno la funzione di risposte a minacce percepite (anche se non necessariamente realistiche) e contribuiscono alla costruzione e al mantenimento di coalizioni sociali. Meglio cercare di comprendere che pensare che gli altri siano ottusi (e, ovviamente, influenzati dai social media!)
(v) The offline roots of online hostility: Adult and childhood administrative records predict individual-level hostility on Twitter (Stig Hebbelstrup Rye Rasmussen et al, OSF Preprints, 18 Ottobre 2023). Forse non molto sorprendente, ma incrociando dati amministrativi e attività online, si vede come le persone con una storia di atteggiamenti aggressivi (misurata dai record criminali) lo sono anche su twitter. Come si dice, trolls will be trolls, con e senza social media.