I link della settimana (#29)
(i) New Analysis Shows News Industry Reaps Considerable Economic Benefit from Facebook (Newsroom Meta, 27 marzo 2023). Come si racconta brevemente nell’articolo, vari gruppi editoriali negli ultimi anni hanno accusato i social media di trarre vantaggio dalla condivisione di link ad articoli dei giornali, senza che questi ultimi ne beneficino. Come conseguenza, alcuni stati hanno proposto - o messo in pratica - che i social media debbano pagare i gruppi editoriali. La questione è abbastanza complicata, ma è interessante vedere qui Facebook al contrattacco sostenendo, per esempio, che senza i link dai social media, i media tradizionali avrebbero ancora meno lettori. Un altro punto notevole: i post con collegamenti ad articoli di notizie sono meno del 3% di ciò che le persone vedono nei loro feed di Facebook. In altri termini, pochissimi usano i social media per informarsi o, analogamente, accediamo a pochissime news attraverso i social media. Con uno slogan: il problema non è la disinformazione, ma la non-informazione.
(ii) Don’t panic about social media harming your child’s mental health – the evidence is weak (Stuart Ritchie, i news, 25 marzo 2023). L’ultimo (?) link su social media e salute mentale degli adolescenti. Se ne leggete solo uno, leggete questo. Una spiegazione esaustiva - dai punti generali alla discussione di singoli studi - del perché non c’è una chiara evidenza che ci sia un legame tra uso dei social media e salute mentale.
(iii) The Statistically Flawed Evidence That Social Media Is Causing the Teen Mental Health Crisis (Aaron Brown, Reason, 29 marzo 2023). Va bene, questo è l’ultimo (è arrivato dopo). Ma è una lunga rassegna che entra nei dettagli di come molti degli studi usati per giustificare la connessione tra utilizzo di social media e salute mentale abbiano (tra le altre cose) problemi statistici. Mettere insieme tanti studi non particolarmente validi non rende una ipotesi robusta. Una sola citazione:
Haidt's compendium of research does point to one important finding: Because these studies have failed to produce a single strong effect, social media likely isn't a major cause of teen depression.
(iv) Pause Giant AI Experiments: An Open Letter (Future of life institute, 29 marzo 2023). Una open letter, al momento firmata da personaggi tra cui Elon Musk, Steve Wozniak, (co-fondatore di Apple), o Yoshua Bengio (uno dei principali innovatori del deep learning, su cui i recenti modelli di intelligenza artificiale si basano), che chiede una sospensione temporanea degli esperimenti di intelligenza artificiale, vedi chat-GPT 4, Bard e simili: “Powerful AI systems should be developed only once we are confident that their effects will be positive and their risks will be manageable”. Ma non tutti sono d’accordo che questa sia una soluzione praticabile o virtuosa. Altri ancora sostengano che i firmatari della lettera commettano il solito errore di pensare che questi modelli siano molto più avanzati di quello che sono in realtà. Che ne pensate?
(v) The swagged-out pope is an AI fake — and an early glimpse of a new reality (James Vincent, The Verge, 27 marzo 2023). Pare che la prima immagine propriamente virale (e, a quanto pare, considerata reale da qualcuno) creata da un programma di intelligenza artificiale sia questa del papa con un piumino esageratamente stiloso (come tradurre “swaggy”?). Per qualcuno questo è un anticipo di un futuro in cui la produzione in scala di immagini false e realistiche renderà impossibile distinguere il vero dal falso. Altri dubitano e sostengono che questo sarebbe dovuto già accadere con photoshop e simili. Esiste ancora qualcuno che se vede qualcosa in una fotografia assume che sia reale? E comunque la storia delle scarpe rosse di Ratzinger risale a 15 anni fa (e non erano Prada).
Bonus: L’Utah è il primo stato con una legge per cui, per accedere ai social media, i minori di 18 anni devono avere l’approvazione dei genitori. (insomma la stessa età da cui è possibile avere un’arma da fuoco - visibile - con se. Bisogna aspettare 21 anni per andare in giro con una pistola nascosta.)