I link della settimana (#17)
Questa settimana cinque link di sostanza - a cinque pubblicazioni accademiche (quattro su cinque sono preprint).
(i) Mis- and disinformation studies are too big to fail: Six suggestions for the field’s future (Chico Camargo and Felix Simon, HKS Misinformation Review, 20 Settembre 2022). Negli ultimi anni le ricerche sulla disinformazione si sono moltiplicate ma, come molte volte sottolineato qui, non mancano critiche (molto legittime: una visione spesso naïve del funzionamento dell’influenza sociale; il focus esclusivo sui social media; la sopravvalutazione della quantità e degli effetti della disinformazione online, ecc.). Questo articolo propone alcuni suggerimenti per studi futuri che tengano contro di queste critiche.
(ii) Conspiracy Believers Underuse Social Information (Like Everyone Else) (Sacha Altay et al., PsyArXiv Preprints, 26 Settembre 2022). Chi sostiene teorie del complotto spesso dichiara di “pensare da sé”, e di non essere influenzato dalla maggioranza. Ma è proprio vero? Questo studio mostra come i sostenitori delle teorie del complotto siano invece influenzabili come tutti noi. (E tutti noi, al contrario di quanto molti pensano, non siamo molto influenzabili.)
(iii) Changing the Incentive Structure of Social Media Platforms to Halt the Spread of Misinformation (Laura K Globig et al., PsyArXiv Preprints, 26 Settembre 2022). Su tutti i social media troviamo la possiblità di marcare con un “mi piace” (o simili) i post. Pare, tuttavia, che questo incentivizzi contenuti emozionali, spesso negativi o controversi. Potrebbe invece un pulsante per marcare post come “affidabili” o “non affidabili” (trust/distrust) cambiare la situazione e favorire la diffusione di informazioni corrette?
(iv) How To Think About Whether Misinformation Interventions Work (Brian Guay et al., PsyArXiv Preprints, 28 Settembre 2022). Molti interventi per combattere la disinformazione online hanno spesso il risultato di renderci scettici riguardo a tutta l’informazione presente. Visto che l’informazione affidabile è molto più abbondante di quella non affidabile, questo può essere un problema. Questo preprint propone di valutare gli interventi tenendo conto non (solo) della riduzione della disinformazione che viene accettata, ma della differenza tra questa e l’informazione corretta accettata.
(v) Negative sentiment on Twitter in response to Netflix's Our Planet documentary (Alberto Acerbi et al., OSF Preprints, 6 Settembre 2022). La solita auto-promozione finale. Una novità del documentario Netflix Our Planet è che ha cercato di dare esplicitamente un messaggio legato alla conservazione delle risorse naturali, usando sia toni positive che negativi. Abbiamo analizzato la risposta su Twitter al documentario e abbiamo visto come i contenuti negativi abbiano avuto più successo. Questo risultato è consistente con molta ricerca che mostra come i contenuti negativi siano in generale più diffusi, e pone il problema di come trasmettere in modo efficace quelli positivi.