I link della settimana (#14)
(i) People Are Smart Enough To See Through Misinformation (Dylan Selterman, Psychology Today, 2 Agosto 2022). Un cavallo di battaglia dei miei suggerimenti di letture è che il panico sulle “fake news” e la disinformazione online, benché fomentato da parecchi ricercatori e giornalisti, sia mal riposto. Ecco un altro link al proposito.
(ii) The focus on misinformation leads to a profound misunderstanding of why people believe and act on bad information (Daniel Williams, LSE Blog, 5 Settembre 2022). Proseguendo sul tema, un pezzo recente che condivide lo stesso scetticismo ed avanza delle proposte interessanti. Non è che, ovviamente, la disinformazione non esista, ma è importante il modo in cui la concettualizziamo. L’autore argomenta, in modo convincente, che la circolazione della disinformazione online sia dovuta principalmente a motivazioni sociali, in particolare a segnalare l’appartenenza ad un gruppo e a mantenere la propria reputazione all’interno di questo. Se siete, mettiamo, sostenitori di Salvini, non importa che davvero crediate i dettagli dell’ultima “fake news” contro gli immigrati, ma, condividendola, segnalate la vostra appartenenza al gruppo. Questa situazione è molto comune online - l’autore la definisce un “mercato delle giustificazioni” (marketplace of rationalisations) - e implica un modo diverso di guardare alla diffusione della disinformazione online: chi la consuma e la condivide non e’ semplicemente ingenuo, ma ha delle ragioni che vanno al di là del contenuto immediato ed è queste ragioni che dobbiamo comprendere. Cinque link a settimana approva.
(iii) Quantifying the “infodemic”: People turned to trustworthy news outlets during the 2020 coronavirus pandemic (Sacha Altay, Rasmus Kleis Nielsen, Richard Fletcher, Journal of Quantitative Description: Social Media, 26 Agosto 2022). L’ultimo pezzo scettico sulla disinformazione online, prometto (almeno per questa settimana!). Come vedete, “infodemic” è virgolettato nel titolo: se è vero che il traffico web verso siti sospetti e’ aumentato durante la pandemia di coronavirus, è anche vero che è aumentato il traffico web in generale, ossia, tutti hanno usato internet di più. E, visto così, il traffico verso siti attendibili e’ aumentato ancora di più! Ricordatevelo la prossima volta che qualcuno parla di “infodemia”…
(iv) Siri or Skynet? How to separate AI fact from fiction (Gary Marcus, The Guardian, 7 Agosto 2022). Un altro articolo che fa il punto della situazione sullo stato corrente dell’intelligenza artificiale, cercando di distinguere tra le montature e la realtà.
(v) Teens, Social Media and Technology 2022 (Emily A. Vogels, Risa Gelles-Watnick, Navid Massarat, Pew Research Center, 10 Agosto 2022). Le statistiche più recenti sull’uso dei social media tra i giovani statunitensi. In breve, YouTube rimane il più usato, grande crescita di TikTok e declino di Facebook.